
Cos’è e come funziona l’Analisi Transazionale
L’Analisi Transazionale (A.T.), fondata da Eric Berne (1910-1970), è una teoria sia psicologica che sociale, caratterizzata da un contratto bilaterale di crescita e cambiamento.
Come sistema di psicoterapia l’Analisi Transazionale viene utilizzata nel trattamento di disturbi psicologici di ogni tipo, essendo un metodo di psicoterapia individuale, di coppia, di gruppo e familiare.
Le prime pubblicazioni sull’Analisi Transazionale risalgono al 1949, quando lo psichiatra canadese E. Berne diede luce ad una serie di articoli sull’intuizione. L’interesse verso i processi di pensiero di tipo intuitivo nacque in Berne durante la seconda guerra mondiale, quando l’autore, dovendo effettuare numerose visite cliniche-psichiatriche al giorno, si confrontò con il problema di resistere alla routine e di tener desta l’intuizione; via via egli scoprì che riusciva, in un elevato numero di casi, ad intuire che tipo di lavoro facevano i vari soldati.
Finita la guerra mise insieme queste riflessioni e iniziò a creare le fondamenta teoriche dell’A.T. Le osservazioni di Berne si concentrarono sulle variazioni di comportamento che avevano luogo in una persona quando si attivava uno stimolo nuovo. Egli cominciò a porre attenzione a quei cambiamenti nell’espressione del viso, nell’intonazione delle parole, nella postura del corpo, nel portamento, nei gesti, nella strutturazione delle frasi etc. Notò allora che ogni persona racchiudeva in sé svariati “se stessi” e di volta in volta qualcuno di essi prendeva il sopravvento nella personalità dell’individuo. Ad esempio la persona qualche volta si comportava da Bambino e qualche volta da Adulto, a queste strutture di personalità ben definite diede il nome di stati dell’Io; più tardi aggiunse il Genitore. In seguito approfondì il modo in cui queste strutture di personalità si relazionavano con il mondo esterno e cominciò ad analizzare le transazioni (unità di scambio reciproco tra due persone). Scoprì quindi che alcune transazioni avevano scopi ulteriori e che servivano a manipolare gli altri in “giochi” psicologici. Inoltre si accorse che spesso le persone si comportavano in modi preordinati, proprio come se stessero recitando un copione su di un palcoscenico.
All’inizio l’attenzione di Berne è prevalentemente legata alla fenomenologia e allo studio della struttura della personalità, successivamente egli si concentrò sulla comunicazione latente e manifesta, mettendo a frutto i suoi interessi sulla cibernetica di Weiner e Korzysky. Nella terza fase il fulcro centrale dei suoi studi fu l’analisi del copione, ovvero lo studio del piano di vita delle persone.
Eric Berne nelle sue teorie riuscì a far collimare la cultura scientifica a quella umanistica, del resto, come lui stesso ammise, egli seguì la vocazione di entrambi i suoi genitori, quella del padre medico e della madre scrittrice.
L’A.T. è una corrente della psicologia umanistica-esistenziale (Maslow, Rogers, Perls, Allport) e in tal senso non corrisponde semplicemente alla concezione medica della guarigione da una malattia. Infatti, “la sofferenza psichica viene vista come un blocco di crescita del potenziale psicofisico dell’essere umano” (Novellino, 2003).
Ci sono alcuni presupposti filosofici che caratterizzano l’A.T. e che è importante considerare:
Assunti Filosofici dell’Analisi Transazionale:
- ogni individuo è ok (va bene così com’è): le persone sono uguali tra loro ed ognuna ha valore in quanto persona, indipendentemente dalla sua razza e dal suo contesto socio-culturale;
- ogni persona ha la capacità di pensare e di autodeterminarsi: ognuno può decidere che cosa fare della propria vita ed ha la capacità di crescere e di imparare qualunque esperienza abbia avuto anche negativa;
- le decisioni prese possono essere modificate: ciascuna persona prende delle decisioni e ne è responsabile, ed è anche responsabile di cambiarle quando non sono più funzionali.
A.T. e modello decisionale
La teoria dell’Analisi Transazionale è basata su un modello decisionale. Ciascuno di noi impara comportamenti specifici e decide un piano di vita nell’infanzia. Benché le nostre decisioni infantili siano fortemente influenzate dai genitori e da altre persone, siamo noi stessi che prendiamo queste decisioni nel modo peculiare di ogni persona. Dal momento che siamo noi ad aver deciso il nostro piano di vita, abbiamo anche il potere di cambiarlo, prendendo nuove decisioni in qualsiasi momento.
Contrattualità dell’A.T.
La metodologia di intervento dell’ A.T. si fonda sulla contrattualità: la relazione terapeutica è vista come un accordo tra terapeuta e cliente, i quali hanno una responsabilità congiunta nel lavorare per raggiungere gli obiettivi di terapia definiti in modo chiaro e specifico. “Il paziente viene quindi responsabilizzato dall’inizio a porsi come controparte attiva di un professionista il cui compito non è quello di risolvere i problemi del paziente, bensì quello di aiutare a comprendere come finora si è bloccato dal risolverli da solo.”(Novellino, 1998).
Articolo scritto dalla dr.ssa A.D’Addario
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